Le vicissitudini di un libro in perenne "work in progress"


“Bene, è il momento di decidere la copertina”.
Queste furono le ultime parole famose dei mentiFermenti. Talmente tanto “fermenti, fermentanti” che in pratica ci sono voluti giorni (attualmente hanno perso il conto di quanti sono stati…) per decidere la copertina definitiva. Iniziò tutto con un funambolo appeso a una cordicella. C’è chi voleva ucciderli a colpi di fucile, chi si batteva per averli sparsi ovunque tra fronte e retro, chi ne voleva sacrificare solo due vendendoli al mercato nero, chi cercava di calmare proprio i funamboli che ad un certo punto, stanchi (soprattutto i due in procinto di sparire), organizzarono un sit in, determinati a funambolare tra una pagina e l’altra al grido “Vi funamboleremo tutti!”
Una piccola guarnigione di mentiFermenti, allora, per risolvere la terribile diatriba, sfornò una fantasmagorica serie di proposte alternative. Nell’ordine: una tipa con un mappamondo come palloncino e decapitata perché “faceva fashion”, macchie di inchiostro messe qua e là, stile libero sputacchio, una finestra sospesa che sembrava un invito a compiere gesti inconsulti, un tipo solitario che indicava un cielo con una manina e che dava l’idea di uno che diceva: “Aho, secondo me quella stella me piglia in pieno!”, pennino e carta da ultimo testamento.
I funamboli però ebbero la meglio e dopo una convenzione scritta che mandò ai Caraibi i due silurati, interruppero la manifestazione, per buona pace di tutti.
Per il titolo le cose non andarono meglio. I mentiFermenti, infatti, fermentano ininterrottamente e spararle a raffica è la loro migliore qualità. Dategli il via e vedrete che cosa sono in grado di fare! Dopo aver aperto la centesima pagina Facebook per non mischiare le proposte e non fare confusione in quella del gruppo, vergarono gli schermi dei PC con le loro idee. “Funamboli appesi alle corde che zompettano via felici”, “Viaggi fuori dalla finestra sopra le rotaie del mondo”, “Giramenti di testa sui fili di cuori impavidi”, “Noi cantiamo e ce la suoniamo e ci leggiamo pure visto che ci siamo”… insomma come potete capire una ne pensano e settemilioni ne fanno. Durante tutto ciò, poiché i tempi sembravano maturi, decisero (e tutti erano concordi, evento, questo, che scatenò festeggiamenti e urla di giubilo per una settimana intera)  di aprire una pagina pubblica di Facebook (tanto per non smentirsi), minacciando allegramente chiunque s’imbattesse sulla loro strada di “piaciare”: “o il piaciare o la morte!”. Al che, notando l’interesse crescente per il libro, arrivò nei mentifermenti la genialata: “a 100 vi facciamo vedere la copertina”. Peccato che la fantomatica copertina non aveva ancora un titolo. I poveri funamboli, snervati di stare a far capriole e di avere sulla testa solo “titolo, prova titolo, titoletto, titolone”, indissero l’ennesimo sciopero, ricominciando con la solita cantilena.
Il risultato fu quello di scatenare scene di panico. Sulla bacheca del gruppo iniziarono ad affollarsi messaggi di disperazione che tenevano il conto dei fans: 90, 94, 95… al che un autore, confuso e convinto che gli altri avessero iniziato a giocare a tombola, urlò: “Terno! Che ho vinto?” La situazione era preoccupante. Serviva un’idea e l’idea (dubitavate forse che ai mentiFermenti non ne venisse una?) arrivò, puntuale come sempre.
“Qualcuno si deve cancellare dalla pagina!” L’esternazione generò un silenzio di stupore e rispetto tra tutti. Una soluzione magistrale. L’unico problema era stabilire chi doveva compiere l’estremo sacrificio. Stavolta nessuna votazione per decidere (dimenticavo infatti di dirvi che i mentiFermenti sono democratici all’inverosimile, indicono votazioni per qualsiasi cosa, persino per decidere chi andrà al bagno per primo nel caso di una presentazione…) perché un’autrice tagliò la testa al toro proponendosi di sua spontanea volontà, al grido di “oibò, lo farò”.
Grazie a lei il gruppo poté continuare a pensare e a trovare il titolo ideale e per essersi immolata alla causa, i mentiFermenti decisero di costruirle un piccolo monumento, con una targa con su scritto: “A colei che s’immolò cancellandosi al grido di oibò lo farò”.


Elys

3 commenti:

  1. Oddioooo!!!! Sto morendo dalle risate!!!!XD Stupendooo!Stupendiii!!! XD quando fate la seconda raccolta? eh eh eh eh! :D

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